Quando si parla di
linguaggio del corpo e di “ascolto” psicomotorio si pensa
all’espressività infantile perché, indubbiamente, è in quel terreno che
si radica l’approccio psicomotorio. E’ a partire dal rapporto tra il
corpo e i processi psichici nella costruzione dell’identità che si è
costruito il percorso di osservazione, prevenzione e cura utilizzando
la via corporea, quale canale elettivo di comunicazione con il bambino e
tra il bambino e il mondo. Ma…il linguaggio del corpo non cessa di comunicare e soprattutto i parametri della comunicazione non verbale (movimento, tono, postura, gesto, sguardo, uso degli oggetti, dello spazio e del tempo) restano sempre validi indicatori della nostra salute psicomotoria. Poter ritornare a parlare di psicomotricità nella terza età non vuol dire cadere nel luogo comune che vuol vedere gli anziani trattati come bambini, ma vuol significare riappropriarsi di quella dimensione (psicomotoria appunto) che il tempo del lavoro, del ritmo pressante e delle tensioni hanno per molti anni soffocato e limitato nella sua spontanea ed immediata espressività. Si deve fare i conti con aspetti in-volutivi della propria corporeità: - irrigidimento articolare e ipotonia muscolare - attenzione meno efficiente e allungamento dei tempi di reazione - rallentamento dell’elaborazione delle informazioni - funzioni sensopercettive che perdono di puntualità, definizione - minore capacità di astrazione - compromissione progressiva della memoria - minor adattamento alle nuove situazioni Sono aspetti che appartengono di diritto al campo di esperienza psicomotoria e possono altrettanto di diritto divenire obiettivo di intervento, nonché di aiuto in un’ottica di prevenzione alle patologie dell’invecchiamento. L’anziano ha ancora di fronte a sé potenzialità e volontà di Vita pur con le sue oggettive nuove fragilità... Il PROGETTO si rivolge a tutti i soggetti di età compresa trai 65 e 75 anni. OBIETTIVI La ripresa e lo sviluppo delle funzioni vitali
METODOLOGIA DI INTERVENTO Non sarà solo il canale motorio ad essere chiamato in causa, ma tutta la sensopercettività, la mimica, la gestualità, lo sguardo: potranno divenire strumento di riappropriazione di sé, della propria modalità di entrare in RELAZIONE con il mondo, di sapersi raccontare al mondo Le proposte saranno rivolte a gruppi di 12/15 persone all’interno di uno spazio sgombro di oggetti (il materiale utilizzato sarà proposto di volta in volta) e possibilmente lontano da fonti di rumore particolarmente distraente. Si prevedono circa 12 incontri per ogni gruppo di partecipanti, in ore mattutine e/o pomeridiane Verranno fatte proposte che andranno ad interessare 1. L’AREA MOTORIA 2. L’ORGANIZZAZIONE SPAZIO/TEMPO 3. L’AREA SENSOPERCETTIVA 4. L’AREA EMOTIVO/RELAZIONALE Per prenotazioni e appuntamenti telefonare al numero 327-7143802 dal lunedì al sabato in pausa pranzo (12.30 - 14.00) e il giovedì dalle 8.00 alle 19.00 |
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